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Parodontite – malattia dell’uomo moderno

Feb 21, 2018 | Blog | 0 commenti

Che cosa è la parodontite, come riconoscerla, quali sono cause e sintomi, fattori del rischio, fasi e possibili terapie – leggete tutto sul nostro blog.
Parodontite è una delle malattie più frequenti dell’uomo moderno. Se vi è stata diagnosticata la parodontite (parodontopatia, periodontite, piorrea), ciò significa che fate parte della maggioranza di populazione umana che soffre di una delle forme di questa patologia. Si tratta del problema dentale numero uno tra gli adulti. Ma prima vediamo che cosa è la parodontite.

Che cosa è la parodontite?
Secondo defininizione, la parodontite è la malattia del parodonto (da qui deriva il termine) ovvero dei tessuti del supporto dentale che assicurano sostegno e stabilità ai denti. La sua natura è progressiva e degenerativa, quindi, ha la tendenza di avanzare e peggiorare col tempo, per portare infine, alla migrazione, dondolamento e perdita dei denti.
Il fatto che si tratti di una malattia tanto comune, non diminuisce affatto la sua gravità. Al contrario, contribuisce all’importanza e l’obbligo di visitare regolarmente il vostro dentista.
In sostanza, si tratta di un’infiammazione cronica dei tessuti che danno supporto e stabilità al dente. La parodontite avanzata, a causa del deterioramento del parodonto, risulta con colletto e radice dentale scoperti, migrazione e caduta dei denti. Il processo inizia con infiammazione, frequenti gonfiori e sanguinamento, poi procede con retrazione gengivale con colletti dentali scoperti che fanno apparire i denti più lunghi, appunto a causa di perdita dei tessuti di attacco.
Questa malattia non risparmia nessuno: dalla prima infanzia, dove si tratta di forma aggressiva, oppure, molto più spesso, negli anni maturi, quando parliamo di forma cronica.

Le fasi della parodontite
All’immagine di sotto vediamo un dente sano, poi la gengivite caratterizzata dall’infiammazione delle gengive, poi periodontite dove ci sono tasche parodontali e, infine, la fase terminale.

Le fasi della parodontite

È evidente che il primo e il più comune cambiamento patologico che colpisce il parodonto è l’infiammazione gengivale, chiamata gengivite. La caratterizzano le gengive molto rosse, gonfie, molli che sanguinano anche al tocco più lieve. Se le vostre gengive sanguinano quando vi lavate i denti, allora sì che soffrite della gengivite.
L’infiammazione gengivale rappresenta la forma più leggera della parodontite che è del tutto curabile con l’igiene orale quotidiana e con l’uso del filo interdentale, oppure con ablazione del tartaro e sabbiatura presso lo studio dentale. Noi nell’ Aponia centro dentale proponiamo spesso l’uso del Waterpik idropulsore che permette un lavaggio accurato e dettagliato grazie all’acqua sotto pressione controllata che arriva a tutte quelle zone che rimangono irraggiungibili per spazzolini e scovolini. Nello stesso tempo, gli spruzzi d’acqua fanno un leggero massaggio sulle gengive migliorando in questo modo la circolazione capilare dei tessuti circostanti.
Se però, la gengivite viene trascurata, nella prossima fase si creano le tasche parodontali dove si accumulano i resti del cibo con numerosissimi batteri, che in maniera ancor più aggressiva, continuano a rovinare tessuti adiacenti e osso alveolare fino a periodontite, ulteriore degrado dell’osso alveolare e legamenti periodontali che collegano dente all’osso.
Se non viene trattata, la malattia progredisce fino alla fase in cui il dente inizia a migrare, muoversi e dondolare e infine cade. La parodontite è la prima causa della perdita dentale negli adulti. È importante ribadire che questa patologia è pericolosa per la salute in generale e che è strettamente collegata ad altre malattie sistemiche, come per esempio patologie cardiache o polmonari, diabete ecc.

Cause della parodontite
La causa principale è la placca dentale dovuta alla cattiva igiene della bocca. La placca dentale è composta dai residui del cibo e dai batteri nella cavità orale. Più a lungo ci rimane sui denti (non viene rimossa con lo spazzolino e dentifricio), più danneggia le gengive e i denti e la sua asportazione diventa difficile. Sono appunto quasti batteri provenienti dalla placca dentale a provocare infiammazioni gengivali croniche con notevoli rossori, gonfiori, sanguinamenti al minimo tocco, anche durante l’uso dello spazzolino. La placca non si può rimuovere solamente sciacquando la bocca. Se viene trascurata come spesso accade, la placca inizia a mineralizzare creando così il tartaro, strati duri che si accumulano ai bordi gengivali. Il tartaro peggiora la situazione in due modi: a causa della sua durezza, impedisce l’igiene orale corretta e nello stesso tempo effettua la pressione meccanica sulle gengive ostacolando in questo modo la circolazione necessaria. Di conseguenza, le gengive diventano gonfie, rosse e indolenzite ed è così che si va creando la via verso le tasche parodontali e distruzione delle strutture dentali in profondità.
Oltre la cattiva e irregolare igiene, parodontite può essere causata anche dai farmaci, predisposizoni genetiche negative, scarsa alimentazione, lavori protesici curati e mantenuti male… In ogni caso, la migliore prevenzione sono regolari visite dal dentista e igiene orale corretta.

Parodontite e fattori di rischio
Ripetiamo ancora che per la prevenzione di parodontite corretta igiene orale è fondamentale. Non esiste maggiore fattore di rischio dall’assenza dell’abitudine di prendersi cura dei propri denti. La vostra coscienza sulla salute, e indirettamente, sulla salute in generale, è il vostro migliore alleato. Se scoperta in tempo, nella prima fase della gengivite, la parodontite è completamente curabile e non porta alle ulteriori complicazioni.
Dai fattori del rischio, di maggiore rilievo sono seguenti:
Cattiva igiene orale: oltre la mancata igiene, molto frequentemente si tratta della scoretta tecnica del igiene orale; quanto fate la vista al vostro dentista, informatevi sulla tecnica giusta.
Sigarette: tabacco è fra i primi fattori del rischio della parodontite: abbassa la circolazione periferica nelle gengive, riduce le difese dell’organismo contro le infiammazioni gengivali e prolunga il periodo della guarigione delle ferite. Ricordiamo che il fumo rafforza la produzione delle sostanze infiammatorie che portano alla destruzione dei tessuti gengivali e dell’osso alveolare, per cui fumatori hanno meno possibilità di avere successo nella terapia periodontale.
Sbalzi ormonali: colpiscono piuttosto le donne a causa delle alternazioni nella concetrazione dell’estrogeno e progesterona durante il ciclo o la gravidanza. Certo, con regolari controlli, sono facilmente controllabili.
Diabete: le persone sofferenti di diabete corrono maggiore rischio di infezioni, inclusa la parodontite.
Altre patologie: malattie sistemiche tipo AIDS, cancro, citostatici che vengono somministrati nella cura di tali malattie possono avere un impatto negativo sulla salute in generale, inclusa la salute della bocca.
Farmaci: ci sono farmaci che reducono la salivazione che ha il ruolo protettivo della salute dei denti e tessuti gengivali (farmaci per regolazione della pressione cardiaca, lassativi, antidepressivi…). Senza quantità sufficienti di saliva, le gengive diventano più sensitive alle infezioni e inizia la gengivite e poi parodontite.
Scarsa alimentazione
Genetica: ci sono persone che non hanno nessuno dei fattori di sopra, però purtroppo hanno una predisposizione genetica e spesso sono colpiti dalla parodontite semplicemente per il fattore ereditario.

Quindi, se notate uno dei sintomi elencati di sotto, prenotate al più presto una visita dal dentista:
– Alito cattivo che non passa
– Rossore e gonfiore delle gengive
– Sensitività delle gengive che sanguinano al minimo contatto (durante la pulizia)
– Masticazione dolorosa
– Dondolamento dei denti e colletti dentali scoperti
– Apparizione del distacco interdentale
– Sensitività al freddo
– Retrazione delle gengive
– Migrazione del dente

Terapia parodontale
E’ senza dubbio, la domanda che ci viene posta più di tutte. Dobbiamo chiarire subito che il piano terapeutico e la scelta della terapia dipendono dallo stadio della parodontite, ovvero dalla fase in cui si trova il paziente, vale a dire che la terapia è determinata in base delle condizioni in cui si trovano i tessuti del supporto della struttura dentale. Prima il paziente reagisce rivolgendosi al dentista, più successo ci sarà nella terapia.
La terapia comunque non dura poco perchè la parodontite è una malattia reversibile e perciò va sempre controllata. La soluzione migliore è la prevenzione, come abbiamo già detto più volte, l’igiene orale corretta e le visite regolari dal dentista sono indispensabili. L’igiene dei denti è fondamentale, preferibilmente dopo ogni pasto, di mattina e di sera assolutamente impriscendibile. La tecnica corretta con cui lavare i denti è altrettanto crucciale, una delle migliori e più famose è lo spazzolamento dentale di Bass, della quale abbiamo già parlato in uno dei blog precedenti.
Nella fase iniziale della gengivite, la sanazione è piuttosto semplice perchè le tasche periodontali non sono considerevoli e non richiedono trattamenti specifici. I denti vengono ben lavati e puliti con sabbiatura e tartaro e placca dentale vengono rimossi con ultrasuono senza difficoltà. Dopo il trattamento con ultra suono i denti vengono lucidati fino alla rimozione completa della placca. Consigliamo sciacquaggi della bocca con soluzioni formulate, mentre in certi casi è prescritta anche la terapia con gli antibiotici.
Nei casi della parodontite avanzata, la cosa fondamentale è rallentare e, se possibile, fermare il progresso della malattia con l’obiettivo di prevenire la forma ancor più grave. Secondo lo stadio della malattia, cambiano gli approcci: conservativi, protesici o combinati.
Se le tasche periodontali sono ben visibili e chiaramente formate, procediamo con la loro eliminizione totale o la loro massima reduzione, asportando tessuti periodontali che sono patologicamente alternati. A seconda della posizione delle tasche periodontali e di altre caratteristiche, viene effettuata levigatura radicolare (curettage) oppure si esegue il trattamento chirurgico (intervento a lembo).
L’intervento è indolore e si esegue sotto anestesia locale. Nei casi di maggiore destruzione ossea e nella presenza delle profonde tasche intradentali, dove è possibile, i diffetti vengono equilibrati con l’aiuto dell’osso artificiale. Dopo l’intervento chirurgico la gengiva viene cucita e la rimozione dei punti di sutura avviene dopo 10 giorni.
Nei casi di perdita di uno o più denti, causata dallo stadio terminale della parodontite, si accede alla sanazione protesica il che rappresenta l’approccio combinato. Certo che l’igiene orale impeccabile è un obbligo assoluto per far durare il lavoro più a lungo nella bocca e per prevenire la ricomparsa della patologia!
Nel nostro studio dentale Aponia dental center, effettuiamo anche la terapia col laser. Si tratta dell’intervento chirurgico minimamente invasivo e indolore con il quale si elimina la parete molle delle tasche e tessuti parodontali mentre contemporaneamente si assicura e promuove la guarigione biologica con la massima potenzialità riparatoria.

Consiglio medico
“Meglio prevenire che curare” è uno dei consigli più frequenti nel campo medico, ma quando si tratta di questa malattia, veramente tutto è stato detto in una frase di poche parole. Abbiamo visto che la parodontite colpisce quasi il 90% della populazione adulta, che si tratta del motivo numero 1 di perdita dentale negli adulti, che è una malattia progressiva e degenerativa che ha impatto negativo sull’intero organismo. Per salvare la vostra salute e la salute dei vostri denti, state attenti! La corretta igiene orale quotidiana e regolari visite dal dentista, sono la soluzione più veloce ed efficace e meno costosa.

Fino al prossimo blog,
il vostro Aponia dental center

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